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Digital, avanti tutta per Barilla Digital, avanti tutta per Barilla
 una trasformazione digitale che crea valore per il Business Oggi le tecnologie digitali sono al centro del programma “Barilla Goes Digital”, un percorso di... Digital, avanti tutta per Barilla

 una trasformazione digitale che crea valore per il Business

Oggi le tecnologie digitali sono al centro del programma “Barilla Goes Digital”, un percorso di ampio respiro avviato nel 2014, che abbraccia l’intera organizzazione: prodotti, persone, relazioni e processi.

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Ne abbiamo parlato con Alberto Maldino, Responsabile Group Digital & Business Technology Region Italy di Barilla.

 Alberto, con quali obiettivi Barilla ha lanciato il programma “Barilla Goes Digital”?

“Barilla Goes Digital” è un’iniziativa di trasformazione il cui obiettivo principale è quello di trasformare completamente Barilla in una “Digital Enterprise”. La nostra definizione di “Digital Enterprise” a 360 gradi è quella di un’impresa che fa leva sulle tecnologie digitali come vantaggio competitivo in tutte le attività, sia interne all’organizzazione sia con il mondo esterno, creando valore per il Business.

Questi sono i concetti fondamentali della vision di “Barilla Goes Digital”: trasformazione, completa digitalizzazione, valore per il Business, vantaggio competitivo.

Come si declina più nel dettaglio l’iniziativa?

È un programma che agisce su cinque filoni di trasformazione. Il primo è quello che noi definiamo CSC

– Consumer, Shopper & Customer, che si pone l’obiettivo di ascoltare la voce dei nostri interlocutori esterni (i consumatori, gli shopper e i clienti della Distribuzione Organizzata) e di migliorare le nostre relazioni con loro. Nelle varie geografie in cui Barilla è presente troviamo consumatori, shopper e clienti molto diversi, espressione del mercato locale.

Le tecnologie digitali, in ognuna di queste realtà, possono abilitare maggiore profittabilità e vantaggi competitivi reciproci. Questo primo ambito di trasformazione è molto importante per noi perché non solo è qualificante dell’attitudine che Barilla ha sempre avuto verso i propri consumatori e i clienti, ma soprattutto perché è un filone su cui come Group Digital & Business Technology stiamo spingendo molto con tantissime iniziative.

Il secondo pilastro del programma è quello della Digital Transformation, rivolta principalmente ai nostri processi interni che devono diventare più agili, più efficienti e più automatizzati, per guadagnare in efficienza, in efficacia e in velocità e, quindi, abilitare in modo più rapido tutto ciò che è necessario per interloquire con l’esterno.

Per fare questo, dobbiamo trasformare Barilla dall’interno, con dei processi che siano completamente digitali e con un IT che sempre di più, anche per i processi interni, diventi un partner strategico per il Business, riconosciuto come tale.

Un terzo ambito di trasformazione è quello dell’IT Governance 2.0, un filone che abilita tecnologicamente la nostra trasformazione nel suo complesso, con l’obiettivo di rendere le tecnologie adottate in azienda più agili, efficienti e all’avanguardia. Non si tratta solo di fare upgrade tecnologici, ma anche di abbracciare tecnologie completamente nuove e modalità di esecuzione più agili dei progetti. In sostanza, dobbiamo diventare un IT estremamente dinamico, efficiente e all’avanguardia tecnologica rispetto ai requisiti di Business.

Il quarto pilastro è quello che definiamo Innovation 4 Barilla, che ha l’obiettivo di costruire un processo di ingresso dell’innovazione in Barilla che sia strutturato e rilevante per il Business. Non consideriamo esclusivamente chi fa innovazione spinta, ma ci rivolgiamo a tutte quelle novità tecnologiche, start up o aziende più consolidate (anche Big Player) che abbiano prodotti nuovi da proporci, capaci di stimolare l’innovazione e soddisfare un’esigenza di business reale. Per intenderci, non ci interessa l’ultimo algoritmo di intelligenza artificiale appena divulgato in qualche pubblicazione specialistica e fine a se stesso, ma la sua applicazione pratica per fare, ad esempio, Predictive Analytics e Machine Learning utili per processi di ottimizzazione delle promozioni o trovare correlazioni tra i numeri di Business tra Supply Chain, Vendite e Marketing.

Infine, l’ultimo pillar di “Barilla Goes Digital” è la People Digitalization, un asse portante del programma che mette al centro la digitalizzazione delle Persone. Partecipazione e centralità delle persone sono i due punti chiave di questo quinto pilastro. Creare valore in azienda attraverso la trasformazione digitale, infatti, non passa solo dalla tecnologia e dalla vicinanza ai processi di business, ma anche, e soprattutto, dagli employees. Le persone in azienda devono essere sempre più consapevoli delle opportunità offerte dagli strumenti tecnologici e più preparate ad utilizzarli. Inoltre, è importante rendere le persone partecipi di un processo di miglioramento nell’adozione di questi strumenti. Noi raccogliamo le loro istanze e i loro suggerimenti su ciò che la tecnologia può migliorare nel loro modo di collaborare su alcune specifiche attività, e le trasformiamo in progetti digitali.

A livello organizzativo, chi è stato in Barilla il promotore di questo progetto?

“Barilla Goes Digital” ha mosso i primi passi a metà del 2014. Il promotore di questo programma di trasformazione è stato il nostro CFO e CIO, Giangaddo Prati, con la sponsorship del nostro CEO e di tutto il Leadership Team. Abbiamo contestualmente avviato una profonda riorganizzazione della struttura che ha dato vita alla nuova divisione Group Digital & Business Technology: un IT con un approccio rinnovato che, come si evince dal nome, è più orientato al digitale a 360 gradi e alle nuove tecnologie utili al Business. E proprio la nostra vocazione di vicinanza al Business ha avuto un’accelerazione dal 2014 che non si legge solo nel nuovo nome della divisione, ma anche nell’avvicinamento fisico tra le persone dell’IT e del Business. Nell’IT sono presenti figure di Demand Business Partner (che seguono verticalmente i vari filoni di Business) e Regional Business Partner (che seguono le Region in cui Barilla si articola, trasversalmente ai processi), che lavorano “fisicamente” accanto ai loro colleghi di Business, negli stessi uffici. Questo è indice del tipo di collaborazione che noi vogliamo avere col Business e del tipo di vicinanza che vogliamo costruire.

Quali sono i fronti del progetto che vi vedono impegnati nel 2016?

Siamo intensamente in parallelo su tutti e cinque gli ambiti del programma, con tante iniziative che abbiamo già in corso o che lanceremo a breve. Il 2016 sarà un anno di massima potenza di fuoco per la trasformazione digitale di Barilla.

Ci puoi raccontare qualche iniziativa che avete in corso?

All’interno del filone Consumer, Shopper & Customer abbiamo lanciato la vetrina interattiva in uno dei nostri ristoranti a New York: la vetrina del locale si trasforma in uno schermo interattivo, in cui esporre i propri menu e consultare le recensioni e i post dei consumatori in tempo reale da Tripadvisor, senza filtri. Le persone possono interagire con la vetrina tramite i movimenti e la vetrina diventa metafora del nostro modo trasparente di raccontarci e di fare impresa, punto di incontro tra Barilla e le Persone. Dal punto di vista IT è stato un progetto affrontato in modo molto agile e veloce, e sta mostrando la sua efficacia. Abbiamo poi partecipato alla creazione del Customer Collaboration Center, un’iniziativa di Business di responsabilità del nostro Chief Customer Officer, Francesco Del Porto. Si tratta di un luogo fisico, situato a Parma, dove Barilla incontra i suoi clienti. È un centro dotato di luoghi di collaborazione e di una sala immersiva, attrezzata con tecnologie 3D, grazie a cui è possibile simulare le ambientazioni di punto vendita, mostrando in anticipo ai nostri clienti come risulterà il nostro prodotto sui loro scaffali e decidere come massimizzare i benefici reciproci legati a diversi allestimenti in-store. Questo dimostra come la tecnologia possa offrirci strumenti nuovi e concreti per migliorare la relazione con i nostri clienti. Nell’ambito della Digital Transformation è sicuramente da citare il nostro contributo al progetto SRM (Supplier Relationship Management) con cui abbiamo digitalizzato i processi dell’area Acquisti. L’iniziativa ci ha visti impegnati su due fronti: da un lato, abbiamo adottato uno strumento per l’Ufficio Acquisti che permette di fare aste online tra fornitori; dall’altro, sono stati digitalizzati tutti i documenti del processo di acquisto, dalla richiesta di acquisto fino all’emissione di ordini e contratti, che oggi, per la quasi totalità, vengono firmati solo digitalmente, in modo totalmente dematerializzato: stiamo parlando di oltre 100.000 documenti all’anno. Questo approccio completamente paperless è assolutamente in linea con il modo di fare impresa di Barilla “Buono per Te, Buono per il Pianeta”, con il vantaggio non solo di rendere i processi più efficienti, ma anche di ridurre l’impatto ambientale. Sul fronte People Digitalization c’è un’iniziativa in corso che sta riscuotendo molto successo ed entusiasmo all’interno di Barilla: la Digital Academy. Ci sono due aspetti fondamentali da evidenziare di questo filone: quello di learning e quello di partecipazione al miglioramento dei processi da parte delle persone. Il primo aspetto è stato realizzato grazie alla creazione ad hoc di un’unità di Digital Engagement all’interno della nostra struttura, che si occupa di promuovere il cambiamento digitale tra le ‘persone Barilla’: tra le tante attività, organizza Open Days, giornate aperte in cui l’IT di Barilla incontra le persone di Business per fornire spiegazioni sui principali strumenti tecnologici disponibili e offrire spunti su come utilizzarli per lavorare meglio. L’altro aspetto è legato alla partecipazione delle persone al miglioramento dei processi: abbiamo stimolato le persone di Barilla a partecipare a sessioni in cui hanno contribuito a reinventare determinati processi di collaborazione in modo digitale. Faccio un esempio: il progetto CollaborAction (attualmente in fase pilota) porta alla digitalizzazione dei registri cartacei presenti in stabilimento, attraverso cui gli addetti alla manutenzione, alla produzione, alla qualità e alla sicurezza si scambiano le informazioni di turno in turno e con i responsabili del plant. A Cremona stiamo quindi sostituendo la carta con tablet che le persone possono portare con sé all’interno dello stabilimento, fare fotografie, qualificare il problema e scatenare immediatamente delle azioni correttive coinvolgendo tempestivamente i team più opportuni.

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