Assemblea TIM a fine marzo: statement di Elliot
AZIENDE 15 Gennaio 2019 digitalvoice
Elliott Advisors (UK) Limited, advisor dei fondi di investimento (congiuntamente, “Elliott”) che collettivamente costituiscono uno dei maggiori azionisti di Telecom Italia (la “Società”, “TIM”), prende atto della decisione del Consiglio di Amministrazione di TIM di dar corso alla richiesta di Vivendi S.A. (“Vivendi”) di mettere ai voti la revoca di cinque Amministratori di TIM nel corso dell’assemblea annuale della Società da tenersi in data 29 marzo 2019. I cinque amministratori : oltre al presidente Fulvio Conti, si tratta di Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Dante Roscini e Paola Giannotti.
La richiesta di Vivendi rappresenta il suo ennesimo tentativo di riprendere il controllo di TIM per tornare a gestire la Società nel proprio interesse individuale. Elliott è tuttavia fiduciosa che questo intento abbia scarse possibilità di successo anche laddove Vivendi perseverasse nei suoi tentativi.
Appena 8 mesi fa, la maggioranza degli azionisti di TIM ha bocciato le modalità con cui Vivendi ha gestito TIM e la serie dei suoi intrecci con parti correlate, e ha scelto di affidare la maggioranza del Consiglio di Amministrazione di TIM ad Amministratori indipendenti, credibili ed esperti. Tra gli azionisti di TIM non collegati a Vivendi, il voto a favore del cambiamento è stato schiacciante: circa l’80% degli azionisti indipendenti della società ha votato a favore di questo nuovo Consiglio.
Gli azionisti indipendenti, i dipendenti, le Autorità di controllo e i clienti di TIM chiedono stabilità e, in questo momento storico, un conflitto sull’elezione del Consiglio di Amministrazione della Società, non risponde ad altri interessi se non a quelli circoscritti di Vivendi. Elliott ha cercato molte volte di avviare un dialogo costruttivo con Vivendi per appianare i contrasti e andare oltre le mere prese di posizione pubbliche. Tutti i tentativi di Elliott sono tuttavia rimasti senza risposta. Elliott rimane aperta a un dialogo costruttivo nel convincimento che questo risponda al miglior interesse di tutti gli stakeholder di TIM, inclusa Vivendi.
Prima del voto della scorsa primavera a favore di un cambiamento, TIM risentiva delle conseguenze di un Consiglio di Amministrazione che rispondeva a un solo azionista, anziché a tutti gli azionisti. Qualora si dovesse votare nuovamente, Elliott ritiene che gli azionisti di TIM non dovrebbero riconsegnare la Società in mano a Vivendi, ma piuttosto dovrebbero concedere al nuovo, e indipendente, Consiglio di Amministrazione e al nuovo Amministratore Delegato il tempo sufficiente per mettere in atto la loro strategia e creare valore duraturo a beneficio di tutti gli azionisti.