In corso Digitaliani, un piano d’investimenti di 100 M$
Industria 4.0: Cisco si ritaglia un ruolo da protagonista anche nel nostro Paese con un ambizioso piano di investimenti che sta portando i suoi frutti, come spiega ampiamente Michele Dalmazzoni, Collaboration & Industry Digitization Leader di Cisco Italia.
Ormai si parla sempre più diffusamente di Industria 4.0, e siamo alla ‘fase del fare’, grazie anche al Piano Calenda. Quali le azioni di Cisco?
La digitalizzazione ha un impatto indubbio sul mondo delle imprese ed è un fenomeno che riguarda tutti gli ambiti economici della società; basti pensare allo Smart Working o alle Smart City, solo per fare due di numerosi esempi possibili. Questo fenomeno va tradotto nei modelli di business e nei processi industriali e manifatturieri. Il Piano Calenda è contingente e rappresenta un’iniziativa che facilita una transizione in atto a livello globale. L’Italia si caratterizza per l’alto numero di PMI in un quadro molto frantumato, ma anche per la consapevolezza crescente dei cambiamenti in atto grazie allo sforzo di Istituzioni, associazioni confindustriali e Università che hanno sensibilizzato le piccole e medie imprese sulla necessità di innovare per rimanere sul mercato. In questa cornice s’inserisce Digitaliani, programma partito un anno fa e per il quale Cisco ha stanziato 100 M$ di investimenti strategici nell’arco di un triennio.
Cosa prevede Digitaliani?
Siglato con il Governo, il piano prevede diverse aree di focalizzazione, fra cui la formazione di oltre 100.000 studenti, grazie a protocolli d’intesa e investimenti con aziende rappresentative degli asset economici del Sistema Italia, soprattutto Agroalimentare e Industria. Le imprese hanno bisogno di infrastrutture di rete che consentano scalabilità, accessibilità e sicurezza garantite da una linea strategica. La convergenza delle reti è infatti un presupposto fondamentale della digitalizzazione e in assenza di questa non è possibile implementare in modo opportuno nessun progetto di Industria 4.0. Abbiamo quindi avviato investimenti con aziende particolarmente rappresentative sul piano dell’eccellenza quali, per esempio, Fiat Chrysler Automobiles, Dallara, Gruppo Veronesi, Marcegaglia, La Marzocco, che ha saputo ritagliarsi una nicchia di mercato cresciuta esponenzialmente grazie all’internazionalizzazione. Con queste aziende si è tracciata una digital roadmap condivisa e il nostro intervento si focalizza in soluzioni che ridisegnano l’intero processo di produzione: siamo l’acceleratore ma anche il polarizzatore di un ecosistema comprendente l’intervento di altre società che fanno consulenza di processo gestionale e fiscale, oltre che l’apporto delle Università.
A questo proposito, qual è il vostro contributo al vivace sviluppo delle start up italiane?
Digitaliani contempla tra le sue azioni anche il sostegno alla comunità delle nostre start up più innovative. La chiave per competere rimane la conoscenza, ma anche le idee più brillanti hanno bisogno di una declinazione in ambito industriale, di qualcuno che ne valuti la scalabilità operativa. Noi svolgiamo un lavoro di selezione per i nostri Clienti, con azioni di ricerca e di filtro. A livello imprenditoriale, il profilo giusto e più performante è quello di aziende snelle, tecnologicamente avanzate e con una propria espressione matura: chi ha queste caratteristiche e si è aperto al mercato globale ha registrato e continua ad avere una grande crescita, non sentendo la crisi del mercato domestico; ma l’internazionalizzazione va di pari passo con la necessità di innovazione, che fa a sua volta rima con digitalizzazione in un percorso di profondo cambiamento.
Cisco c’è per coadiuvare a 360 gradi l’impresa, soggetto protagonista della sfida Industria 4.0.
Nella foto, Michele Dalmazzoni, Collaboration & Industry Digitization Leader di Cisco Italia