Non c’è convegno su economia circolare, pubblicazione sul fashion sostenibile, green carpet o talk di design circular, dove non si parli di Vegea, la giovane azienda insediata presso Progetto Manifattura, l’incubatore green e circular di Trentino Sviluppo.
Il loro biotessuto, Vegeatextile, derivato dalle vinacce di scarto dalla produzione di vino, ha riscosso un notevole interesse dal mondo della moda, che sta finanziando l’industrializzazione del processo produttivo attraverso la creazione di un consorzio industriale dedicato, di cui Vegea gestisce la parte tecnologica.
Un progetto nato con l’intento di ridurre i rifiuti dell’agroindustria attraverso la valorizzazione degli scarti agroalimentari, anche nell’ottica delle nuove direttive EU ed il loro impiego nella produzione di biopolimeri e materiali innovativi dal grande valore aggiunto e dal basso impatto ambientale.
Dopo la vittoria del Global Chance Award di H&M e la prestigiosa partecipazione al Parlamento europeo in occasione della “Europe’s Top 50 innovators” , Vegea è stata presente alla mostra “Fashioned from nature” sulla moda sostenibile inaugurata al Victoria & Albert Museum di Londra con un outfit by Tiziano Guardini
Una riflessione sui materiali impiegati nel settore moda e sulle materie prime degli abiti che indossiamo ogni giorno. In mostra un vestito in Vegeatextile che racconta l’importanza di usare gli scarti delle produzioni alimentari in alternativa ai materiali di origine fossile. Dopo Londra la mostra avrà un tour di tre anni che farà tappa nei musei più importanti del mondo (Vegea sarà in compagnia di brand come Gucci, Christian Dior, le innovazioni eco di Stella McCartney, Ferragamo, Calvin Klein ed il vestito realizzato con rifiuti plastici marini della linea Conscious Exclusive di H&M).
A indicare Vegea come eccellenza internazionale sia la Commissione Europea, dato che dal 1 Marzo il progetto Vegeatextile ha superato le selezioni per accedere ai finanziamenti europei stanziati dal programma HORIZON 2020 SME ISTRUMENT fase II, sia il Ministero degli Affari Esteri italiano.
Quest’ultimo ha incluso nella mostra internazionale “ITALIA: LA BELLEZZA DELLA CONOSCENZA”, un abito realizzato in Vegeatextile sempre di Tiziano Guardini, che sarà parte di un’installazione promossa e finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale realizzata con il contributo diretto del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di quattro musei scientifici italiani di rilievo internazionale (Fondazione Idis-Città della Scienza di Napoli; Museo Galileo di Firenze; Museo delle Scienze di Trento; Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano). In questo evento ambasciatori e ospiti internazionali potranno vedere la simbiosi fondamentale tra ricerca scientifica, innovazione, ambiente e qualità della vita. Dopo L’inaugurazione alla Farnesina, a Roma, la mostra sarà portata a Dubai, Tokyo ed altre importanti capitali mondiali durante un lungo tour promozionale delle eccellenze italiane.
«Siamo fieri che l’interesse internazionale intorno a Vegea stia crescendo in maniera esponenziale. In modo particolare, importanti gruppi industriali ci stanno mostrando tutta la loro attenzione e la volontà di collaborare per inserire nelle loro produzioni modelli di economia circolare come il nostro. L’attività di ricerca aziendale è infatti focalizzata sullo sviluppo di know-how per il miglioramento del sistema di gestione delle biomasse di scarto delle aziende dell’agroindustria, ingegnerizzando tecnologie che ne consentano il recupero rispetto allo smaltimento, attraverso la creazione di matrici polimeriche per applicazioni nei più svariati settori: moda, arredo, auto & transporti, food pack, beverage», spiega Gianpiero Tessitore, propietario di Vegea.