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Daniele Franco “digitalizzazione, transizione ecologica, inclusione sociale”
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Il ministro dell’Economia Daniele Franco, in audizione davanti alla commissione Bilancio Finanze e Unione europea di Camera e Senato, ha indicato la strategia del governo Draghi in merito alla predisposizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Ecco alcuni passaggi dell’audizione :

“Il Piano contiene già importanti progetti introdotti nella legislazione vigente. Ne cito alcuni: la misura “transizione 4.0”, le connessioni veloci, gli investimenti nel trasporto pubblico locale, il programma di risanamento degli edifici scolastici, gli interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza degli edifici, gli interventi contrasto al dissesto idrogeologico e di gestione delle risorse idriche, l’alta velocità, il Piano asili nido, le scuole 4.0, i programmi per la ricerca e le relative infrastrutture, la rigenerazione urbana e l’housing sociale, gli ospedali e l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. Queste iniziative costituiscono una solida base di partenza. La fase attuativa di questi progetti andrà comunque rendicontata secondo i canoni del PNRR. I piani finanziati con il PNRR possono contribuire ad accrescere il potenziale di sviluppo del Paese e devono farlo muovendo lungo le direttrici strategiche indicate dalla Commissione che sono la digitalizzazione, la transizione ecologica e l’inclusione sociale.”

“La digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e servizi rappresentano un fattore determinante della trasformazione del Paese e devono caratterizzare ogni politica di riforma del Piano, dalla giustizia alla pubblica amministrazione, al sistema sanitario. Come ho già detto, a questa transizione va destinato almeno il 20 per cento delle risorse del Piano. La transizione ecologica, come indicato dall’Agenda 2030 dell’ONU e dai nuovi obiettivi europei per il 2030, che come sapete sono molto ambiziosi, si prevede un abbattimento delle emissioni di gas serra per il 2030, di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, avrà enormi implicazioni per il nostro sistema produttivo. Dobbiamo far sì che sia una opportunità per il rafforzamento del nostro sistema produttivo.

“Secondo quanto indicato nella bozza del Piano italiano trasmessa al Parlamento, il Dispositivo prevede fondi a disposizione del nostro Paese, per gli anni 2021-2026, per circa 196 miliardi a prezzi correnti, 69 dei quali sotto forma di trasferimenti, 127 sotto forma di prestiti.”

nella foto Il ministro dell’Economia Daniele Franco

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