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Draghi: “Una priorità è aumentare la produzione di microchip in Europa”
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abb rinascimento dig

23/3/2022

 

Durante le Comunicazioni alla Camera dei Deputati del 23 marzo  in vista del Consiglio europeo del 24-25 marzo il Presidente del Consiglio Mario Draghi  (nella foto) ha tra i temi  affrontato anche quello dei microchip.

Il Presidente Draghi si è così espresso: “Il rafforzamento dell’economia europea passa anche dalla tutela delle aree industriali strategiche, da sostenere con adeguati investimenti in innovazione e ricerca scientifica e tecnologica.  Una priorità è aumentare la produzione di microchip in Europa. Un recente studio del Fondo Monetario Internazionale ha stimato che l’anno scorso le strozzature nelle catene del valore sono costate all’area euro circa il 2% di prodotto interno lordo.
La carenza di semiconduttori – essenziali per molte industrie strategiche come i mezzi di trasporto, i macchinari industriali, la difesa – è stata particolarmente dannosa.
L’ambizione europea è aumentare la propria quota di mercato dal 10 al 20 per cento della produzione globale di chip entro il 2030.
Questo incremento ci permetterebbe di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti a fronte di eventuali ritardi nelle importazioni.

Il “Chips Act” della Commissione europea costituisce un importante passo in avanti per raggiungere questi obiettivi.
Intendiamo aumentare gli investimenti nella ricerca, e sviluppare e rafforzare una capacità produttiva verticalmente integrata, che assicuri un’effettiva autonomia nella produzione e packaging dei microchip.
Dobbiamo accelerare la realizzazione del secondo Importante Progetto di Comune Interesse Europeo nella microelettronica.
A livello nazionale, il Governo ha approvato a inizio mese la creazione di un fondo da oltre 4 miliardi per sviluppare l’industria e la ricerca sui semiconduttori e sulle tecnologie innovative.
Dobbiamo rimanere aperti anche agli investimenti esteri, ma con un approccio coordinato fra Stati membri e norme che favoriscano le ricadute positive per l’intera industria europea.”

 

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