Fake news: Martusciello, stesse norme per web e media tradizionali
PRIMO PIANO 22 Agosto 2017 digitalvoice
Il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, intervenuto all’Incontro al Caffè de La Versiliana nell’ambito di un dibattito su fake news e informazione ha affermato che “Per arginare il fenomeno della disinformazione è necessario delineare un nuovo sistema di responsabilità ed estendere i principi previsti per i media tradizionali anche alle piattaforme digitali, preso atto dell’ormai decisivo ruolo di queste ultime nel sistema di circolazione delle notizie”.
Il mantenimento di un regime frammentario, infatti, appare secondo il Commissario “poco in linea con l’esigenza di una regolamentazione future-proof dove una stessa piattaforma ospita servizi e contenuti audiovisivi ed editoriali afferenti alla disciplina sulla stampa e fonti di informazioni ibride o non professionali”.
Ciò che emerge, secondo Martusciello, è il sempre crescente interesse mostrato dalle piattaforme verso il settore dell’informazione. Il Commissario evidenzia, infatti, come tali piattaforme non si limitino più a distribuire notizie ma al contrario “controllano ciò che viene fruito e da quale pubblico, chi viene pagato per l’attenzione ricevuta e persino quali forme e formati giornalistici emergono”.
“La disinformazione non nasce con il web”, prosegue Martusciello, “ma è innegabile che la Rete abbia ampliato la problematica sia per l’overload informativo costantemente offerto dal web, che per l’assenza di una gerarchizzazione delle fonti cui fare riferimento nella produzione e nella fruizione delle notizie”.
Il rischio di un mancato intervento legislativo, aggiunge il Commissario Agcom, “potrebbe portare la disintermediazione, tipica del web, a travolgere i tradizionali centri del sapere”. Sulla base di queste riflessioni, Martusciello ha poi sollevato alcuni dubbi sulla neutralità delle piattaforme: “se da un lato è vero che tali piattaforme non producono direttamente contenuti, è altrettanto vero che queste gestiscono, talvolta arbitrariamente, le notizie, decidendo cosa promuovere e cosa oscurare”.
Nella foto Il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello,