Gentiloni: “Come investire per la transizione digitale e in quali direzioni”
PRIMO PIANO 4 Maggio 2021 digitalvoice
Il digitale giusto per il rilancio europeo. L’obiettivo è ricostruire qualcosa di meglio. Puntando sugli investimenti e le nuove regole per la tecnologia.
“I capitoli delle cose da fare sono in primo luogo ‘Come investire per la transizione digitale e in quali direzioni’. In secondo luogo ‘quali saranno le conseguenze sul lavoro e che cosa si può fare da questo punto di vista’ In terzo luogo ‘le regole’, perché come sempre la Commissione Europea è un un soggetto che stabilisce gli standard regolatori spesso non solo per l’Europa ma anche a livello internazionale. Queste sono le grandi sfide e l’obiettivo è Build back Better cioè ricostruire le nostre economie e le nostra società migliorate e il digitale sarà fondamentale” così ha esordito PAOLO GENTILONI, Commissario UE all’Economia, all’apertura dell’evento digitale del Sole 24 Ore “Reshape the web” .
“Lo sforzo di questo Next Generation EU, che dedica un quinto dei propri investimenti alla transizione digitale, può essere un grosso passo in avanti per la nostra competitività. Si tratta di indirizzare queste risorse da un lato nell’accrescere la competitività delle imprese, dei nostri sistemi, della ricerca, del capitale umano e in secondo luogo per ammodernare le nostre pubbliche amministrazioni – tema molto importante per l’Italia – e poi cercare di fare dei passi avanti in comune mettendo insieme risorse di diversi stati europei su quelle che sono le sfide di frontiera dell’innovazione, perché non è detto che il ritardo che abbiamo sulle grandi piattaforme debba essere poi replicato nelle tecnologie del futuro. Abbiamo tutte le condizioni per essere più competitivi di quanto non siamo stati nell’epoca dei Google e degli Amazon” ha dichiarato Paolo Gentiloni.
“Adesso stiamo lavorando su diversi aspetti regolatori che riguardano sia la possibilità di avere un mercato più competitivo, più aperto e quindi di limitare lo strapotere dei Giganti. Stiamo lavorando sulla tassazione digitale perché è ovvio che i veri grandi vincitori di questa pandemia non possono non contribuire in modo più Fair alla tassazione globale. E stiamo lavorando su Frontiere avanzate: 10 giorni fa abbiamo deciso le prime fasi della regolazione dell’ intelligenza artificiale. Penso che anche questo sarà uno standard utile a livello mondiale” ha proseguito il Commissario UE all’Economia.
“Questa pandemia ci dice che non possiamo avere una visione troppo semplificata per l’impatto che il digitale avrà sulle differenze sociali e sul lavoro. Non può essere una visione catastrofica, e cioè che il digitale cancellerà tutti i posti di lavoro oppure porterà a una riduzione insostenibile, ma neanche una visione idilliaca perché nel digitale avremo riproposte alcune sfide sia di chi farà lavori di serie A e di chi farà lavori di serie B connessi al digitale e quindi la necessità di investire sul capitale umano, sulla connettività, sul diritto alla connettività di tutti i cittadini. L’altra sfida è sui diritti essenziali elementari di una parte del mondo del lavoro, soprattutto giovani, che hanno a che fare con queste piattaforme digitali e che abbiamo visto lavorare e abbiamo utilizzato enormemente in questo anno e più di pandemia, ma che non possono rimanere del tutto privi di diritti” ha concluso Gentiloni.
Nella foto PAOLO GENTILONI, Commissario UE all’Economia