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Identità digitale europea: Consiglio e Parlamento raggiungono un accordo provvisorio sull’identità digitale europea (eID)
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Al fine di garantire un’identità digitale affidabile e sicura per tutti gli europei, la presidenza del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo hanno raggiunto oggi un accordo provvisorio su un nuovo quadro per l’identità digitale europea (eID).

Nadia Calviño (NELLA FOTO) , prima vicepresidente spagnola e ministra dell’Economia e della digitalizzazione dichiara “Con l’approvazione del regolamento europeo sull’identità digitale compiamo un passo fondamentale affinché i cittadini possano avere un’identità digitale europea unica e sicura. Si tratta di un progresso fondamentale affinché l’Unione europea diventi un riferimento globale nel campo digitale, proteggendo i nostri diritti e valori democratici”.

Il regolamento rivisto costituisce un chiaro cambiamento di paradigma per l’identità digitale in Europa con l’obiettivo di garantire l’accesso universale per le persone e le imprese all’identificazione e all’autenticazione elettronica sicure e affidabili.

Secondo la nuova legge, gli Stati membri offriranno ai cittadini e alle imprese portafogli digitali che saranno in grado di collegare le loro identità digitali nazionali con la prova di altri attributi personali (ad esempio patente di guida, diplomi, conto bancario). I cittadini potranno dimostrare la propria identità e condividere documenti elettronici dai loro portafogli digitali con un semplice clic sul proprio telefono cellulare.

I nuovi portafogli europei di identità digitale consentiranno a tutti gli europei di accedere ai servizi online con la propria identificazione digitale nazionale, che sarà riconosciuta in tutta Europa, senza dover utilizzare metodi di identificazione privata o condividere inutilmente dati personali. Il controllo utente garantisce che verranno condivise solo le informazioni che devono essere condivise.

Dall’accordo provvisorio iniziale su alcuni degli elementi principali della proposta legislativa alla fine di giugno di quest’anno, sono seguite una serie approfondita di riunioni tecniche al fine di completare un testo che ha consentito la finalizzazione integrale del dossier. Alcuni aspetti rilevanti concordati oggi dai colegislatori sono:

  • le firme elettroniche: il portafoglio sarà gratuito per le persone fisiche per impostazione predefinita, ma gli Stati membri possono prevedere misure per garantire che l’uso gratuito sia limitato a scopi non professionali
  • il modello di business del wallet: l’emissione, l’utilizzo e la revoca saranno gratuiti per tutte le persone fisiche
  • la convalida dell’attestazione elettronica degli attributi: gli Stati membri devono fornire meccanismi di convalida gratuiti solo per verificare l’autenticità e la validità del portafoglio e dell’identità delle parti interessate
  • il codice dei portafogli: le componenti del software applicativo saranno open source, ma agli Stati membri viene lasciata la necessaria libertà affinché, per giustificati motivi, specifiche componenti diverse da quelle installate sui dispositivi degli utenti non possano essere divulgate
  • è stata garantita la coerenza tra il portafoglio come mezzo di identificazione elettronica e lo schema su cui si fonda il suo rilascio

Infine, la legge rivista chiarisce la portata dei certificati qualificati di autenticazione web (QWAC), che garantiscono che gli utenti possano verificare chi si nasconde dietro un sito web, preservando al contempo le attuali regole e standard di sicurezza consolidati del settore.

 

 

 

 

 

 

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