La Commissione Europea adotta proposta per facilitare alle società l’uso di strumenti e processi digitali
PRIMO PIANO 30 Marzo 2023 digitalvoice
La Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva per facilitare alle società l’ampliamento dell’uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario dell’UE.
La proposta mira ad agevolare le operazioni transfrontaliere delle imprese e ad aumentare la trasparenza e la fiducia in ambito societario rendendo disponibili al pubblico maggiori informazioni sulle imprese a livello dell’UE. Ridurrà inoltre la burocrazia per le imprese transfrontaliere, risparmiando circa 437 milioni di EUR all’anno di oneri amministrativi grazie a un certificato societario dell’UE o all’applicazione del principio “una tantum”. La proposta contribuirà all’ulteriore digitalizzazione del mercato unico e aiuterà le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, a operare nell’UE.
Per ridurre la burocrazia e alleggerire gli oneri amministrativi per le imprese transfrontaliere, le norme proposte contemplano quanto segue:
l’applicazione del principio “una tantum”, in modo che le società non debbano ripresentare le informazioni quando costituiscono una succursale o una società in un altro Stato membro.
un certificato societario dell’UE, contenente un insieme di informazioni di base sulle società, disponibile gratuitamente in tutte le lingue dell’UE;
un modello standard multilingue per una procura digitale dell’UE che autorizzi una persona a rappresentare la società in un altro Stato membro;
L’eliminazione di formalità quali la necessità di un’apostilla o di traduzioni certificate per i documenti societari.
Per assicurare una maggiore trasparenza e fiducia nelle imprese le norme proposte mirano a:
garantire che le informazioni importanti sulle società (ad esempio sulle società di persone e sui gruppi di società) siano rese pubbliche, in particolare a livello dell’UE, tramite il BRIS;
facilitare le ricerche di informazioni sulle società nell’UE consentendo la consultazione del BRIS e, parallelamente, di altri due sistemi che interconnettono i registri dei titolari effettivi e i registri fallimentari;
garantire che i dati figuranti nei registri delle imprese siano esatti, affidabili e aggiornati, ad esempio prevedendo controlli delle informazioni sulle imprese prima della loro iscrizione
Věra Jourová (NELLA FOTO) , vicepresidente per i Valori e la trasparenza dichiara “Con regole più semplici e ulteriori strumenti digitali portiamo avanti le nostre azioni per aiutare le imprese a operare nell’UE. Questa è già la nostra seconda fase nella digitalizzazione del diritto societario: consentirà di aumentare la trasparenza e la fiducia nelle attività commerciali transfrontaliere, e di ridurre la burocrazia per le società che operano in diversi Stati membri. Perché queste società, soprattutto le PMI, sono il motore del mercato unico e dell’UE”.