L’Emilia-Romagna, a New York, regione leader anche in ricerca e sviluppo tecnologico
PAPRIMO PIANO 20 Febbraio 2017 digitalvoice
Ruolo da apripista confermato la settimana scorsa, quando, unica regione italiana, è stata al centro del sesto meeting “Italy meets the United States of America”
Davanti a imprese italiane e americane, investitori, diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il presidente Stefano Bonaccini ha tenuto lo speech principale e le aziende emiliano-romagnole sono state presenti in tutti i panel più importanti: automotive (Lamborghini e Dallara), big data (i centri presenti sul territorio regionale sviluppano il 70% dell’intera capacità di calcolo del Paese), farmaceutico (Chiesi e Alfasigma), agroalimentare (con il record in Europa per numero di prodotti Dop e Igp). Confronti tutti all’insegna del consolidamento tecnologico delle aziende, grazie anche alla collaborazione con il sistema dell’alta formazione regionale: università, centri di ricerca, rete dei tecnopoli, centri e piattaforme di servizio.
Il resoconto della missione istituzionale a New York (12-15 febbraio) è stato fatto in conferenza stampa dal presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi (Formazione, lavoro, università), presenti negli Stati Uniti, e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e innovazione di IBM Italia. Con loro anche l’assessore Palma Costi (Attività produttive).
“Stiamo dimostrando coi fatti che l’Emilia-Romagna può competere con qualsiasi territorio avanzato nel mondo. Ci danno ragione non le parole, ma i numeri- ha affermato il presidente Bonaccini-. Il nostro territorio è cercato per fare investimenti, grazie ai nostri punti di forza: manifattura, innovazione e sviluppo tecnologico, cultura, turismo. Una regione dinamica, come ha confermato anche questa nuova missione negli Stati Uniti. Una dinamicità che porta un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte della ricerca e a noi come Regione di essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte New York, dove in questi giorni siamo stati la Regione punta avanzata del sistema Italia, e dall’altra la Silicon Valley, dove abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza con un servizio di supporto per piccole e medie imprese, startup e incubatori che voglio internazionalizzare la loro attività, cercare finanziamenti e accrescere la propria capacità di gestione e sviluppo. Conoscenze da utilizzare poi in Emilia-Romagna. E tutto questo ha un solo scopo- ha concluso il presidente- creare sviluppo e occupazione, cosa in cui stiamo centrando numeri importanti, dalla disoccupazione scesa di due punti percentuali in due anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino al turismo, con oltre 50 milioni di presenze nel 2016 considerati anche i settori non tradizionali. Certo non ci accontentiamo, e per questo lavoreremo con ancora maggior forza e convinzione lungo la strada intrapresa”.
Molto interesse da parte del colosso informatico IBM che ha invitato la Regione nel suo Centro ricerche americano, visitato lunedì scorso da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi.
“L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che prende il nome dalla strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio– ha detto Fabrizio Renzi di Ibm-. Oggi troviamo qui anche una grande concentrazioni di capacità di calcolo e di gestione dei Big data, e credo che ci siano possibilità di sinergie tra questo territorio e la ricerca di Ibm”.
Si è arrivati a ipotizzare la presenza dell’Emilia-Romagna a “New York smart cities 2017”, forum mondiale previsto nella prima settimana di maggio e dedicato alle soluzioni che possano rivitalizzare e orientare gli spazi urbani alla persona, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Nuovo servizio di sostegno alle imprese in Silicon Valley nel quale si inserisce la decisione di offrire un nuovo servizio di sostegno alle piccole e medie imprese, alle startup e agli incubatori d’azienda dell’Emilia-Romagna, attivato dalla Regione nella Silicon Valley, area di San Francisco patria dei grandi Gruppi del web e servizi per la Rete, da Google a Facebook, e sede un ecosistema tecnologico fatto di 30.000 startup che attraggono il 43% degli investimenti da parte di venture capitalist.”