Milano-Bicocca punta all’innovazione della didattica digitale e finanzia quattro progetti di ricerca
PRIMO PIANO 19 Maggio 2020 digitalvoice
Dall’aula allo schermo: i ricercatori di Milano-Bicocca studieranno quelle più efficaci per trasformare la nuova sfida formativa in un’opportunità di innovazione e cambiamento.
Quattro assegni di ricerca per altrettanti progetti condotti da gruppi multidisciplinari dell’Ateneo sono stati finanziati dall’Università di Milano-Bicocca per studiare il tema strategico della didattica digitale.
Con l’obiettivo di favorire una migliore comprensione del fenomeno della didattica a distanza, i quattro team di ricerca potranno contare sui numeri registrati dalla piattaforma per l’e-learning d’Ateneo. Dal 3 marzo, i docenti dei 14 dipartimenti dell’Università hanno erogato più di 38mila video-lezioni; mentre oltre 410mila sono stati gli accessi alla piattaforma da parte degli utenti della comunità universitaria.
«L’Università di Milano-Bicocca – dichiara Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Ateneo – vuole favorire l’integrazione delle proprie competenze scientifiche con quattro progetti di ricerca interdisciplinare dedicati a innovare il servizio di didattica online per gli studenti. Le lezioni a distanza devono essere studiate al meglio per sopperire alla mancanza della presenza fisica e all’interazione con le classi. Questa sperimentazione è una sfida a cui stiamo lavorando per diventare un modello di integrazione tra didattica d’aula e a distanza, un’opportunità preziosa di cambiamento per riscrivere la formazione del futuro».
I progetti
Il gruppo di Roberta Daini (dipartimento di Psicologia) studierà i comportamenti degli utenti davanti ad una video-lezione. Continue interruzioni dei video o il riavvolgimento di sezioni già riprodotte potrebbero indicare un calo di attenzione.
Con l’esperienza della didattica digitale l’Università è sempre più proiettata verso il territorio. Questa è l’idea del team guidato da Alessandra Decataldo (dipartimento di Sociologia e ricerca sociale) che, realizzando una ricerca mixed methods sulla qualità dei processi di insegnamento e apprendimento, proverà a tracciare linee guida e indicatori di qualità per la progettazione di nuove proposte formative a distanza riguardanti, non solo i corsi di studio, ma anche la formazione post laurea e corsi rivolti ai cittadini.
Lezioni digitali o in presenza: come cambia l’apprendimento degli studenti? Proveranno a rispondere i ricercatori coordinati da Laura Pagani (dipartimento di Economia, metodi quantitativi e strategie di impresa) con un lavoro che metterà a confronto le diverse modalità di erogazione della didattica e la loro efficacia, anche per comprendere se diverse categorie di studenti distinti in base al loro genere, background familiare, provenienza geografica, tipo di diploma o livello di fragilità beneficiano in modo diverso della didattica a distanza. La ricerca misurerà anche l’impatto sulle digital skills di studenti e docenti mentre, attraverso la sentiment analysis dei contenuti delle interazioni sulle piattaforme dedicate alla didattica digitale, monitorerà le opinioni degli utenti
La squadra di Maria Grazia Strepparava (dipartimento di Medicina e chirurgia) si occuperà di mappare le più comuni difficoltà nelle competenze relative alla didattica digitale e nella gestione degli aspetti interattivi.
nella foto Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Ateneo Milano-Micocca