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Parte il  ciclo di monitoraggio e cooperazione per la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030
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Per la prima volta il Parlamento europeo, gli Stati membri e la Commissione hanno definito congiuntamente obiettivi e traguardi concreti nei 4 settori chiave delle competenze digitali, delle infrastrutture, compresa la connettività, della digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici online, nel rispetto della dichiarazione sui diritti e i principi digitali europei.

A partire da oggi e fino al 2030, gli Stati membri dell’UE, in collaborazione con il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione, definiranno le loro politiche digitali per conseguire traguardi in 4 settori al fine di: migliorare le competenze digitali di base e avanzate dei cittadini; migliorare l’adozione di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, i dati e il cloud, nelle imprese dell’UE, comprese le piccole imprese; dare ulteriore impulso all’infrastruttura dell’UE per la connettività, il calcolo e i dati; e rendere disponibili online i servizi pubblici e la pubblica amministrazione.

Tali traguardi comprendono gli obiettivi del programma strategico, quali la garanzia di tecnologie digitali sicure, un ambiente online competitivo per le PMI, pratiche sicure in materia di cibersicurezza, un accesso equo alle opportunità digitali per tutti, nonché lo sviluppo di innovazioni sostenibili ed efficienti sotto il profilo energetico e delle risorse.

Nei prossimi mesi la Commissione, insieme agli Stati membri, svilupperà indicatori chiave di prestazione (ICP) che saranno utilizzati per monitorare i progressi compiuti verso il conseguimento dei singoli obiettivi, nel quadro dell’annuale indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI). Gli Stati membri prepareranno a loro volta le rispettive tabelle di marcia strategiche nazionali entro 9 mesi da oggi, descrivendo le politiche, le misure e le azioni che intendono adottare, a livello nazionale, per conseguire gli obiettivi e i traguardi del programma. A partire da giugno 2023 la Commissione pubblicherà la sua relazione annuale sui progressi compiuti, ossia la relazione sullo stato del decennio digitale, al fine di fornire aggiornamenti, valutazioni e raccomandazioni sui progressi compiuti verso il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi.

La messa in comune degli investimenti tra gli Stati membri è necessaria per conseguire alcune delle ambizioni degli obiettivi e dei traguardi del decennio digitale. Per unire gli sforzi e ottenere un impatto su vasta scala, il programma strategico istituisce un processo per individuare e avviare progetti multinazionali in settori quali, tra l’altro, il 5G, i computer quantistici e le pubbliche amministrazioni connesse.

Nei prossimi mesi la Commissione adotterà un atto di esecuzione che definirà gli ICP per gli obiettivi digitali e svilupperà le traiettorie previste dell’UE per ciascuno di essi insieme agli Stati membri. A giugno la Commissione pubblicherà la prima relazione sullo stato del decennio digitale, al fine di fornire aggiornamenti, valutazioni e raccomandazioni sui progressi compiuti verso il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi. In ottobre gli Stati membri presenteranno le loro prime tabelle di marcia strategiche nazionali, su cui la Commissione avrà pubblicato orientamenti al fine di fornire sostegno.

Margrethe Vestager (NELLA FOTO) , vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale dichiara “ La tecnologia continuerà a giocare un ruolo sempre più importante nelle nostre società e nelle nostre vite. Con il meccanismo di monitoraggio possiamo ora stabilire obiettivi concreti affinché le tecnologie digitali siano al servizio di tutte le persone e le imprese”

Thierry Breton, commissario per il Mercato interno afferma “ È importante che l’Europa sfrutti il decennio digitale per conseguire efficacemente la trasformazione digitale. A tal fine dobbiamo dare priorità alla formazione di ingegneri altamente qualificati, allo sviluppo di una maggiore connettività in tutto il continente e al miglioramento delle infrastrutture per le nostre PMI. Concentrandoci su tecnologie chiave quali il 5G, il cloud computing, le reti in fibra ottica, il calcolo quantistico e la microelettronica, lavoreremo con gli Stati membri al fine di conseguire il nostro obiettivo di resilienza e autonomia entro il 2030”.

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