Ad un anno dall’annuncio dell’acquisizione da parte di Exprivia dell’81% di Italtel (il restante è ancora in mano a Cisco), formalizzata lo scorso dicembre, quello che è diventato uno dei primi 5 gruppi italiani di fornitura di tecnologie hardware e software ha presentato il primo business plan, con proiezione fino al 2023.
Questi alcuni numeri del gruppo, presentati da Domenico Favuzzi, presidente e CEO di Exprivia, e Stefano Pileri, CEO di Italtel: stima ricavi al 2023 fino a 76 milioni, Ebitda raddoppiato a 76 milioni. Obiettivo del piano industriale quinquennale del gruppo, che mantiene per ora separati brand al proprio interno, è il consolidamento del valore più che la crescita dei ricavi.
Ciononostante Exprivia, quotata al segmento Star di Borsa Italiana, punta a raggiungere ricavi fino a 760 milioni di euro al 2023, con un incremento di più di 150 milioni rispetto al 2017 e un Cagr del 3,8%. Prevede inoltre di raddoppiare l’Ebitda dai 36 milioni del 2017 a 76 milioni al 2023, con una incidenza del 10% sui ricavi, a cui corrisponde un risultato netto atteso pari a 29 milioni.
I settori coperti sono pressoché tutte le applicazioni dell’Internet of Things, dalla connected insurance alla salute, al settore telco e media, alla pubblica amministrazione. L’indebitamento finanziario netto nel piano diminuisce, da -226 milioni di euro del 2017 ai circa -120 milioni nel 2023. La composizione dei ricavi muterà nel corso dei prossimi anni, portando a crescere la quota realizzata all’estero, che dovrebbe passare dal 29% dei ricavi totali del 2017 al 40% nel 2023, anno in cui il valore del gruppo dovrebbe raggiungere i 60 milioni di euro.
Nella foto da sinistra Domenico Favuzzi, presidente e CEO di Exprivia, e Stefano Pileri, CEO di Italtel