Presidente von der Leyen “fare impresa in Europa, innovare e abbracciare le tecnologie più recenti, compresa l’intelligenza artificiale”

Si è svolto  a Palazzo Wedekind (Roma)  il secondo evento organizzato dal Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Elisabetta Casellati, dal titolo “La semplificazione normativa tra presente e futuro. Le sfide dell’intelligenza artificiale e gli effetti sulla crescita del Paese”.

Dopo i saluti introduttivi del Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Elisabetta Casellati, sono intervenuti  alcuni tra i più importanti esponenti di governo e del mondo delle imprese per illustrare l’importanza e i benefici che la semplificazione normativa può portare al Paese in termini di efficienza, trasparenza e competitività e le relative sfide connesse all’intelligenza artificiale e al suo impatto sulla crescita. Durante l’evento è intervenuta con un videomessaggio la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (FOTO) che ha detto:

“Una regolamentazione semplice, razionale ed equa può rendere la governance efficace e l’industria competitiva. Dobbiamo rendere più semplice fare impresa in Europa, innovare e abbracciare le tecnologie più recenti, compresa l’intelligenza artificiale.

Innanzitutto, ciò significa ridurre la burocrazia. L’UE si è impegnata a ridurre almeno del 25% gli obblighi di rendicontazione per imprese e amministrazioni. E già quest’autunno abbiamo presentato proposte concrete. Vorremmo che i governi nazionali rispecchiassero questi sforzi perché la riduzione della burocrazia è un impegno comune sia alle istituzioni europee che a quelle nazionali.

A tutti i livelli, l’intelligenza artificiale può dare un contributo significativo. A Bruxelles, ad esempio, stiamo utilizzando l’intelligenza artificiale per mappare i diversi requisiti di rendicontazione previsti dalle leggi dell’UE. Ciò aiuta le aziende a risparmiare lavoro non necessario. Ma questo non è tutto. Per ogni nuovo atto legislativo, un comitato indipendente effettuerà un controllo della competitività e consulterà il nostro nuovo inviato per le PMI. L’inviato vigilerà affinché le norme pensate per le multinazionali non colpiscano artigiani e piccole imprese. 

In secondo luogo, dobbiamo prestare particolare attenzione a queste imprese più piccole e innovative. Hanno bisogno di meno burocrazia, più capitali e persone qualificate. Ma hanno bisogno anche di infrastrutture. Soprattutto per le startup AI, la potenza di calcolo è una risorsa vitale. Ecco perché, solo due settimane fa, la Commissione europea ha deciso di concedere alle startup europee di intelligenza artificiale un accesso speciale ai nostri supercomputer finanziati dall’UE.

Nell’UE abbiamo 3 dei 10 supercomputer più potenti del mondo. Uno di questi, Leonardo, è già operativo, proprio qui in Italia. Le startup italiane e di altri paesi europei possono sfruttare i propri punti di forza per ottenere un vantaggio competitivo globale.

Terzo, parliamo di dati. Abbiamo un’enorme quantità di dati che non vengono utilizzati. Dati che potrebbero fornire alle aziende e ai ricercatori europei infinite nuove informazioni attraverso l’intelligenza artificiale. Abbiamo agito in modo deciso per ampliare il loro accesso ai dati commerciali sottoutilizzati. E per facilitare il riutilizzo dei dati del settore pubblico. Abbiamo inoltre reso più semplice per i cittadini e le imprese rendere disponibili i propri dati a beneficio della società, ad esempio per la ricerca contro il cancro. Stiamo già creando spazi dati su misura per la salute, la mobilità e altri dati. Questa è la strada da seguire.

So che l’Italia sta già lavorando duramente per migliorare la propria competitività. Molte riforme sono in arrivo. Insieme, utilizziamo saggiamente i fondi NextGenerationEU. Con investimenti e riforme intelligenti oggi, possiamo costruire l’economia più forte e dinamica di domani. L’Europa sostiene l’Italia nel suo cammino. E personalmente auguro ogni successo”.