Progettato da In-Site, aprirà nel 2024 a Padova, il NEHOS Data Center, per accelerare lo sviluppo digitale del Nord Est
AZIENDEINNOVAZIONEPRIMO PIANO 23 Ottobre 2023 digitalvoice
In-Site, società di ingegneria integrata specializzata nella progettazione e realizzazione di infrastrutture tecnologiche complesse, ha progettato il Data Center in via di realizzazione a Padova per NEHOS, la nuova società di consulenza e sviluppo di progetti in cloud e infrastrutture per il business, nata dalla fusione di realtà con ventennale esperienza nel mondo IT.
Con una potenza totale pari a 500kW IT, il Data Center si contraddistingue per un anello proprietario ridondante di 9 km di cavo di fibra ottica dedicata con cui sarà interconnesso all’internet exchange VSIX e a un altro NEHOS Data Center già esistente in città.
Con queste caratteristiche la struttura si candida a divenire strategica per garantire la business continuity e la cybersecurity, fino alla protezione dei dati in caso di eventi climatici eccezionali, al servizio di tutte le imprese del Nord Est interessate a esternalizzare i propri server in sicurezza e delle imprese nazionali ed internazionali per fruire di servizi di Data Center e replicare i propri servizi esistenti.
In termini progettuali, inoltre, è stato predisposto per sviluppare anche progetti di intelligenza artificiale per le aziende che hanno dati in cloud.
Massimo Tozzato, Presidente e Amministratore Delegato di NEHOS commenta “Per una realtà come la nostra, disporre di una rete di data center proprietari è fondamentale per essere pienamente dei game changer per il territorio. Questo nuovo modello intende essere il fiore all’occhiello della nostra organizzazione, elevando l’area del Nord Est ad hub per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo delle aziende di tutto il territorio locale, nazionale ed extra nazionale. Il progetto è anche importante per il tema della sostenibilità e del recupero dell’esistente su cui ci siamo trovati allineati fin da subito con i progettisti”.
La nuova infrastruttura recupera e riqualifica, infatti, il sito di un capannone industriale dismesso* di via Romania 2 a Padova e in termini di efficienza energetica sarà dotato di un impianto fotovoltaico a intera copertura della superficie e di un sistema di ottimizzazione dell’illuminazione per contribuire al fabbisogno e al risparmio energetico complessivi della medesima e alla riduzione di emissioni di CO2.
L’impianto fotovoltaico, in particolare, sarà in grado di produrre circa 110 MWh all’anno destinati a coprire dal 15 al 25% dei consumi di energia elettrica del Data Center.
Pietro Matteo Foglio (NELLA FOTO) , CEO & Founder di IN-Site dichiara “La natura del progetto ha richiesto la capacità di integrare molteplici competenze per trasformare una sede industriale abbandonata in una macchina tecnologica all’avanguardia e funzionale, secondo, però, un approccio evoluto che ha il fattore umano e la relazione uomo-ambiente al centro. In particolare, oltre a confidare che possa contribuire a valorizzare appieno il ruolo della città di Padova nella strategia digitale italiana, ci auguriamo che possa essere di esempio nel riuso e nella riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente”.
Un percorso concepito per facilitare la conoscenza dell’infrastruttura evidenziando aspetti valoriali quali la sostenibilità, il contenimento dei consumi energetici, l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’affidabilità, la flessibilità e la sicurezza.
Un’area immersiva al primo piano consente al visitatore di conoscere gli aspetti tecnici e funzionali del Data Center attraverso una parete multimediale e dispositivi di realtà virtuale, creando un ambiente favorevole alla condivisione e all’incontro.
Il passaggio all’esperienza diretta si concretizza con un camminamento aereo al di sopra dei rack della server room per permettere al Cliente di constatare direttamente le logiche funzionali, la filosofia impiantistica, i dati del sistema di monitoraggio, attraverso un led display che scorre per tutta la lunghezza della sala server.
*Secondo l’ultima analisi di Confartigianato Veneto nel 2022 erano 9.200 i capannoni dismessi stimati, -13% rispetto al 2016 anche se secondo i dati ISPRA e Arpav, la Regione Veneto si attesta ancora al 1° posto per superfici di edifici pro capite con 147 m2 ad abitante (a fronte di una media nazionale di 90 m2 ad abitante) e al 2° posto per incidenza di suolo consumato pari all’11,9% rispetto una media nazionale del 7,1%.