Secondo il report realizzato da Splunk le imprese italiane sono in ritardo nel monitoraggio dei sistemi IT (observability)
AZIENDEINNOVAZIONEREPORTS 25 Ottobre 2024 digitalvoice
Secondo i risultati emersi dallo studio The State of Observability 2024, realizzato da Splunk in partnership con Enterprise Strategy Group e condotto su 1.805 ITOps, manager, executive, developer, ingegneri, architetti ed SRE di aziende con oltre 500 dipendenti – l’observability si evidenzia come fattore sempre più differenziante in termini di competitività. Lo studio rivela, infatti, come il ruolo dell’observability all’interno di ambienti IT, sempre più complessi, non possano prescindere dalle crescenti aspettative dei clienti.
Le organizzazioni che vantano una leadership in questo ambito sono anche quelle che conseguono un ROI annuo di 2,6 volte superiore, nelle aree dell’efficienza operativa e l’uptime.
Inoltre, la quasi totalità degli intervistati (97%) utilizzano sistemi basati su IA e/o ML per migliorare le attività in ambito observability, con un notevole incremento rispetto al 66% degli intervistati dello scorso anno. Il 65% dei leader si affida all’AIOps per individuare e risolvere la causa principale degli incidenti con maggiore intelligenza e automazione.
Molte aziende, sia italiane sia globali, soprattutto nei settori manifatturiero, ma anche in quello finanziario pubblico o della comunicazione, tendono ad avere priorità diverse. Quelle che operano nel manufacturing, per esempio, sembrano essere più propense ad investire in efficienza: il 40% ha introdotto un sistema di alerting automatico, contro una media del 32% negli altri settori. I player del manufacturing sono anche più favorevoli nell’adottare l’AI e tecnologie di machine learning in grado di portare alla loro attenzione possibili criticità o identificare anomalie (55%).
Le istituzioni pubbliche sembrano esser quelle con il maggior divario: più della metà (54%) è ancora alle prime fasi, rispetto alla media (45%). Ciò evidenza una minore consapevolezza nella necessità di avere una visione completa ed esaustiva dell’ambiente in cui operano.
FOCUS ITALIA: Le organizzazioni italiane sono in ritardo sul fronte dell’observability
Molte aziende italiane sono ancora indietro nell’implementazione di pratiche avanzate di observability rispetto ad altre realtà globali, specialmente quelle nei settori tecnologici più avanzati. Due terzi degli intervistati (quasi il 65%) stanno ancora muovendo i primi passi in questo ambito e ne coglieranno in ritardo i benefici.
Queste le principali evidenze:
- Quasi il 65% degli intervistati in Italia è alle prime armi in fatto di observability, mentre un 5% è leader. Poiché le loro pratiche sono meno sviluppate, è anche meno probabile che raccolgano i benefici che i leader ottengono, come il miglioramento dell’MTTR e dell’innovazione.
- Le organizzazioni in Italia hanno meno probabilità di riferire che l’osservabilità ha accelerato in modo significativo i tempi di risoluzione dei problemi (22% contro 34% nell’aggregato). Nel frattempo, l’11% di esse è in ritardo sul lancio di nuovi prodotti digitali, un tasso quasi doppio rispetto alla media globale (6%).
- Le organizzazioni in Italia sono in ritardo, e il delta non fa che aumentare. Solo il 59% in Italia ha accelerato l’identificazione delle cause profonde negli ultimi dodici mesi, rispetto al 71% a livello mondiale. Alla domanda su quanto fossero ottimisti sulla loro capacità di accelerare l’MTTR, ovvero il tempo richiesto di ripristino dopo un incidente, il 68% in Italia è fiducioso (contro l’80% in tutti i Paesi).
- Solo il 15% delle organizzazioni in Italia afferma che la propria azienda stanzia tutti i fondi necessari, rispetto al 28% a livello globale. Evidenziare il ROI degli investimenti in osservabilità effettuati finora può aiutare le organizzazioni italiane a dimostrarne il valore e a migliorare questi deficit di finanziamento, mentre proseguono il loro viaggio verso la maturità.
Nonostante questo scenario, si registrano segnali di miglioramento, soprattutto nei settori in cui operano organizzazioni più grandi o tecnologicamente più avanzate, come quelle del settore finanziario, che investono maggiormente in transizione digitale e observability, cui è fondamentale affiancare le competenze.
Patrick Lin ( FOTO) , Senior Vice President e General Manager, Observability di Splunk ha dichiarato “Costruire una pratica di osservabilità leader significa essere ossessionati dall’offrire esperienze digitali incredibili ai propri clienti e incorporare questa mentalità in ogni decisione. Il nostro rapporto mostra che questa mentalità paga. I leader non solo ottengono un maggiore successo nella mitigazione dei tempi di inattività, ma vedono anche una maggiore innovazione e velocità degli sviluppatori”.