Tre progetti per 6 milioni di euro verranno realizzati nel Centro Ricerche ENEA del Brasimone
PRIMO PIANO 26 Novembre 2019 digitalvoice
Un polo di eccellenza per salute e ambiente, specializzato nello sviluppo di tecnologie avanzate nel campo della medicina nucleare e delle radiazioni ionizzanti per diagnosi e terapie oncologiche, ma anche di droni hi-tech per il monitoraggio della sicurezza di infrastrutture strategiche come ponti e viadotti. È l’obiettivo dei tre progetti per complessivi 6 milioni di euro che verranno realizzati nel Centro Ricerche ENEA del Brasimone, a 60 chilometri da Bologna, con ricadute economiche e occupazionali per i comuni dell’area e a livello nazionale nel campo dei radionuclidi. I progetti sono stati presentati presso il CR Brasimone dal Presidente ENEA Federico Testa, da Massimo Gnudi per la Città Metropolitana di Bologna, Silvano Bertini per l’Assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna insieme a Paolo Tassin e Maurizio Martellini, rappresentanti delle aziende METAPROJECTS e TheranostiCentre.
“La decisione del Canada di chiudere il National Research Universal Reactor, primo produttore mondiale di questo radioisotopo per la medicina nucleare, apre prospettive di mercato molto interessanti e di ampio respiro”, ha spiegato il Presidente ENEA Federico Testa. “Il nostro progetto, denominato ‘Sorgentina’ punta a valorizzare il know-how e le grandi apparecchiature sperimentali del CR Brasimone per realizzare prodotti innovativi nelle scienze per la vita, un settore in costante espansione. Da qui la scelta ENEA di investire circa 1,4 milioni di euro in questa direzione”.
A livello operativo, il progetto SORGENTINA dell’ENEA prevede l’installazione, presso il CR Brasimone del prototipo in scala ridotta di un impianto per la produzione industriale di molibdato di sodio contenente 99Mo, isotopo strategico per la medicina nucleare; l’obiettivo è di dimostrare l’ottima qualità del prodotto finale e la sostenibilità economica del processo per poi coinvolgere un investitore privato che costruisca in loco, su licenza ENEA, un centro per produzione commerciale di 99Mo. Secondo le prime stime l’impianto potrà assicurare una produzione di radionuclidi pari ad un terzo del fabbisogno nazionale e di coprire un bacino d’utenza di 7 milioni di abitanti e la creazione di 70 posti di lavoro altamente specializzati.
Il progetto LINCER prevede la realizzazione di un’infrastruttura multifunzionale, per l’applicazione delle radiazioni ionizzanti nella diagnosi oncologica e la radioterapia, dotata di sistemi ausiliari di diagnostica e controllo remoto delle strumentazioni e di un laboratorio di caratterizzazione chimico-fisica e biologica per sperimentazioni biomedicali, in sinergia con il laboratorio «Tracciabilità» della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna. L’infrastruttura LINCER sarà resa disposizione di aziende ed istituzioni per la verifica di applicazioni industriali (scienza dei materiali, beni culturali, applicazioni medicali) dei generatori di neutroni compatti e ‘portatili’.
Il progetto Exadrone sarà sviluppato da ENEA in collaborazione con METAPROJECTS e prevede la realizzazione di un Centro di Eccellenza Permanente per la progettazione meccanica ed elettronica, la realizzazione e la sperimentazione di droni industriali customizzati con caratteristiche superiori e differenti dagli standard di mercato. I droni saranno muniti di sistemi innovativi di acquisizione e archiviazione dati (big data) e di controllo remoto per operazioni di controllo e monitoraggio in ambienti critici e ispezioni sulla sicurezza di infrastrutture di rilevanza nazionale come viadotti, ponti e dighe.
Le azioni previste si inquadrano nell’ambito del protocollo d’intesa firmato lo scorso 15 gennaio tra ENEA e le Regioni Emilia-Romagna e Toscana
Nella foto il Presidente ENEA Federico Testa